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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

STEP #12: Nel cinema

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 Lo strumento del traguardo (inteso come strumento in cui si "guarda attraverso") è presente il numerose pellicole cinematografiche e non solo, qui ne vengono riportate alcune: 1) "Pirati dei caraibi" Come la quasi totalità dei film pirateschi, appare lo strumento del traguardo a cannocchiale usato dal protagonista e da altri pirati e marinai per localizzare un'imbarcazione o un'isola o altro.  2) "Looney toons: Willy coyote" Nel famoso cartone animato dei Looney toons, i cui personaggi sono Willy il coyote che cerca disperatamente e con ogni mezzo di catturare e mangiare lo struzzo Beep Beep, il quale, con la sua velocità supersonica, riesce sempre a scappare in maniera molto comica. Lo strumento del traguardo appare utilizzato da Willy il coyote quando utilizza le armi e i macchinari più svariati per raggiungere il suo scopo: lo si ritrova nel mirino di un missile, ma anche nel più semplice binocolo. 3) Questo strumento è presente in quasi tutti

STEP #11: I costruttori

Sino alla fine del 13° sec., la domanda di strumenti fu molto limitata e la loro produzione estremamente ridotta. I pochi studiosi, spesso confinati all’interno di comunità monastiche isolate, cercavano di provvedere personalmente alla loro costruzione o si rivolgevano a un artigiano locale. La situazione cominciò a cambiare soprattutto a partire dalla fine del 14° sec., in seguito al lento sviluppo di una serie di eventi. In particolare, vi fu la nascita in alcune città europee delle prime università e dei primi collegi di studio, l’apparizione di nuove attività sempre meglio definite, quali quella di costruttore o di topografo, il crescente interesse per l’astrologia e di conseguenza per l’astronomia, nonché un espandersi dei traffici e dei commerci. In seguito, lo sviluppo delle tecniche di rilevamento topografico, dell’arte del costruire, della navigazione, del calcolo e della misura richiesero l’adozione di nuovi strumenti la cui fabbricazione contribuì alla nascita e al lento, ma

STEP #10: I libri

 Ecco una breve bibliografia riguardante lo strumento del traguardo: Trattato: Albercht Dürer, "Underweysung der Messung mit dem Zyrckel und Richtscheyt"  ("Insegnamento della misura con l’aiuto del compasso e della riga"), 1525. Trattato: Ludovico Cardi, "Prospettiva practica di Fra Lodovico Cardi Cigoli", 1559;  ripubblicato nel 1992, editore Bonsignori. Articolo: Luigi Colombo, Attilio Selvini, "Sintesi di una storia degli strumenti per la misura topograsfica", geomatica.it. (https://www.geomatica.it/a.pag/un-po-di-storia-pzk1686kzczk945.html?/412.981/mobilevrs) Saggio: Marco Dezzi Bardeschi, "Ananke 75: L'Expo dopo l'Expo. Parigi: la seconda vita", Altralinea Edizioni , 20 ago 2015.

STEP #9: L'inventore

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L'inventore del traguardo di misura fu Jacob Keser nel 1530. Illustrato da Albrecht Durer nella seconda edizione del suo trattato di geometria (1538), questo dispositivo risolveva il limite operativo del vetro che imponeva un punto di vista piuttosto ravvicinato per consentire al pittore di disegnare direttamente sul vetro. Con il traguardo di Keser, guardando attraverso un mirino "come faresti con un fucile", il pittore poteva disegnare direttamente sul vetro pur collocando l’occhio, cioè un chiodo, a qualsiasi distanza. Il traguardo era legato al chiodo e aveva il mirino regolabile in modo che l'occhio dell'osservatore venisse sempre a trovarsi sulla linea che univa il chiodo, qualunque fosse la sua distanza, al mirino. Una nota incisione di Jost Amman suggerisce come l’invenzione di Keser abbia avuto un certo successo in campo cartografico, nella rappresentazione di vedute di città a volo d’uccello. FONTI https://redi.imss.fi.it/invenzioni/index.php/Traguardo_d

STEP #8: I materiali

METALLO Al giorno d'oggi il materiale principale utilizzato per costruire un traguardo è il metallo. Questo infatti è più leggero, resistente e versatile per produrre le componenti dello strumento. Il metallo, che può essere una lega di alluminio o acciaio, è utilizzato per il corpo stesso dello strumento: infatti il suo telaio, i tubi che contengono le lenti, le varie manopole regolatrici (se presenti) sono in metallo. PLASTICA La plastica viene utilizzata per alcuni componenti al posto del metallo laddove sia necessario, per esempio, un peso minore o si voglia ridurre il costo di produzione. LEGNO I primi strumenti di misura a traguardo non erano costituiti da metallo o plastica; veniva quindi utilizzato il legno sia per il telaio, che per le parti alle estremità di questa, ovvero quelle con la funzione di localizzare l'oggetto (tacca di mira, inquadratura con croce al centro). VETRO Uno strumento di misura a traguardo può utilizzare delle lenti in vetro per ingrandire e mett

STEP #7: Il mito

 Non esiste un vero e proprio mito storico sullo strumento del traguardo, ma questo può essere localizzato, per esempio nel mito di Medusa, la Gorgone con la capacità di trasformare le persone in pietra guardandole negli occhi. IL MITO Poseidone si invaghisce di Medusa e, trasformatosi in aquila marina, la rapisce, portandola in un tempio consacrato ad Atena dove la seduce. Medusa che possedeva una splendida capigliatura, nasconde, per vanità, il volto dietro un’egida della Dea. Dura è la punizione che Atena le infligge: La bella capigliatura viene mutata in un groviglio di vipere velenose ed i suoi denti vengono mutati in zanne. Medusa viene trasformata in un mostro orribile il cui sguardo pietrifica ogni creatura vivente. Condannata a vivere in solitudine in un antro cavernoso, terminerà la sua misera esistenza per mano dell'eroe Perseo, figlio di Zeus e Danae. Infatti, egli utilizzando lo scudo come specchio per non incrociarne lo sguardo letale, Perseo, la cui mano è guidata da

STEP #6: Il simbolo

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 Quando si pensa ad un traguardo, al giorno d'oggi, il primo oggetto che viene in mente è un mirino da arma da fuoco, oppure l'obbiettivo di una macchina fotografica, o ancora alcuni strumenti di rilevamento topografici. Ciò che accomuna tutti questi traguardi è il simbolo che risalta quando, appunto, si guarda attraverso essi. Questa sorta di cerchio con una croce al suo interno va quasi a ricordare una croce celtica. Il significato più comunemente assegnato a questo simbolo è quello solare, unito ad un significato di tramite e collegamento tra mondo terreno e mondo celeste, dovuto al fatto che sovente l'asse orizzontale viene ricondotto alla rappresentazione della dimensione terrena mentre quello verticale alla dimensione celeste. Nell'analisi del simbolo della croce celtica è importante porre attenzione al centro della croce, il punto fisso che tutte le tradizioni sono concordi a designare simbolicamente come il Polo, perché è attorno ad esso che si effettua la rotaz

STEP #5: Il principio fisico

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Il principio di funzionamento di qualunque tipo di traguardo è estremamente semplice: consideriamo un mirino telescopico moderno, per esempio (il principio fisico è lo stesso per tutte le tipologie di traguardo). La lente frontale cattura la luce proveniente dal soggetto inquadrato e la fa convergere in un punto detto "piano focale". Superato tale punto i raggi cominciano a divergere e l'immagine risulta rovesciata. Questa viene appositamente raddrizzata da due lenti interne dette "erettori". La luce uscente dagli erettori converge in un secondo "piano focale" ed infine entra nell'oculare per mostrare l'immagine all'osservatore. Se il traguardo è di una tipologia sprovvista di lenti, allora tutto il processo di rotazione dell'immagine non avviene, ma il principio i funzionamento rimane lo stesso: l'osservatore allinea l'immagine di un oggetto al suo sguardo per mezzo di questo strumento. Alcune tipologie di traguardo permettono

STEP #04: La scienza

Il traguardo permette di scegliere e comporre l'inquadratura di un'immagine. I primi apparecchi erano previsti di uno o più mirini a flessione costituiti da un parallelepipedo in legno o metallo con due vetri all'estremità e uno specchio inclinato a 45° posto al centro. L'inquadratura era buona ma non la qualità di visione. Un altro tipo di mirino, detto Newtoniano, molto utilizzato nella prima metà del XX secolo, era un traguardo richiudibile, costituito da un telaio in metallo a forma triangolare sul quale sono montate due parti ripiegabili: una lente concava con incisa una croce al centro e un traguardo costituito da un'astina di metallo. Poteva anche essere costituito da una semplice cornice di metallo e un anello; l'inquadratura restituiva immagini dritte e delle stesse dimensioni della realtà. Altro tipo di traguardo molto semplice era il mirino ottico galileiano, usato negli anni 30, a visione diretta, era costituito da due lenti poste all'interno di

STEP #3: Glossario

- Traguardo: Strumento che permette di rilevare una linea di mira per il puntamento di armi o di dare un'esatta direzione a strumenti ottici. - Oculare: Lente o gruppo di lenti che serve da interfaccia tra l'occhio dell'osservatore e la strumentazione ottica utilizzata. - Manopole di livellamento: Componenti che servono per allineare lo sguardo dell'osservatore e il punto che si desidera osservare o mirare. - Manopole per la visione estesa: Componenti cha hanno la funzione di regolare la messa a fuoco a diverse distanze. - Manopole per svolta e deriva: Componenti con lo scopo di direzionare il traguardo di puntamento nel verso desiderato - Tacca di mira: Parte che ha normalmente la forma di una lamina posta perpendicolarmente all'orizzontale ed ha una tacca centrale dentro alla quale si deve allineare il mirino. - Diottra: Sistema ad anelli concentrici usato in prevalenza sulle carabine o su vecchi fucili da guerra. Montata nella stessa posizione della tacca di mira

STEP #02: L'immagine

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 Ecco alcune immagini delle varie tipologie di traguardo , dalle più datate alle più nuove. Traguardo di puntamento tipico degli aerei bombardieri: Traguardo di un'arma da fuoco: Traguardo di una macchina fotografica: Traguardo di un telescopio: FONTI http://www.historicacollectibles.com/it/instruments/traguardo-jozza-u2-salmoiraghi-milano-savoia-marchetti-79-1939 https://www.freeforumzone.com/mobile/d/7759602/Strumento-aeronautico-/discussione.aspx https://www.amazon.it/Prisma-Picatinny-Softair-FlipCaps-corrispondenti/dp/B00XAT4M9I https://www.macitynet.it/nikon-coolpix-p950-al-ces-2020-la-fotocamera-bridge-con-zoom-ottico-83x/ http://uranialigustica.altervista.org/sangiorgio/storia/index.htm

STEP #01: Il nome

DEFINIZIONE  Il " traguardo " è uno strumento costituito da due mire (coppie di punte di un'asta, fori, fili incrociati, ecc.) che permettono all'osservatore di allineare lo sguardo a un oggetto, cioè di mirarlo. Questo è, infatti, impiegato per il rilevamento di posizioni o per il puntamento di un'arma; per esempio, in aeronautica si usa il " traguardo di puntamento ", ovvero un congegno montato a bordo degli aerei, per il puntamento nello sgancio delle bombe. ETIMOLOGIA La parola è composta da "tra-" e "-guardo", ovvero "guardare attraverso". Il traguardo è appunto un "arnese attraverso il quale si guarda". IN ALTRE LINGUE Inglese: viewfinder Spagnolo: visor Giapponese: ビューファインダー (Byūfaindā) FONTI https://www.etimo.it/?term=traguardo https://unaparolaalgiorno.it/significato/traguardo https://www.treccani.it/vocabolario/traguardo/