STEP #04: La scienza
Il traguardo permette di scegliere e comporre l'inquadratura di un'immagine. I primi apparecchi erano previsti di uno o più mirini a flessione costituiti da un parallelepipedo in legno o metallo con due vetri all'estremità e uno specchio inclinato a 45° posto al centro. L'inquadratura era buona ma non la qualità di visione.
Un altro tipo di mirino, detto Newtoniano, molto utilizzato nella prima metà del XX secolo, era un traguardo richiudibile, costituito da un telaio in metallo a forma triangolare sul quale sono montate due parti ripiegabili: una lente concava con incisa una croce al centro e un traguardo costituito da un'astina di metallo. Poteva anche essere costituito da una semplice cornice di metallo e un anello; l'inquadratura restituiva immagini dritte e delle stesse dimensioni della realtà.
Altro tipo di traguardo molto semplice era il mirino ottico galileiano, usato negli anni 30, a visione diretta, era costituito da due lenti poste all'interno di una finestrella; nitido, luminoso ed economico, era però soggetto all'errore di parallasse.
Ultimo cronologicamente è il mirino a pentaprisma, il quale riceve l'immagine direttamente dall'obiettivo di ripresa, la quale poi viene riflessa da uno specchio a 45° verso il pentaprisma, che riflette e orienta la stessa correttamente. questo tipo di traguardo viene usato a partire dagli anni 50.
FONTE
Ganzini M. "Catalogo - Prezzo corrente per il 1903-1904 della Ditta Ganzini, Namias & C. di M. Ganzini", Milano 1903
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