STEP #26: La chimica e gli strumenti scientifici

Studiamo la chimica che sta dietro ai componenti di questo strumento:

- Vetro ottico:
 deve presentare alti valori di isotropia (medesimo indice di rifrazione in tutte le direzioni), essere   trasparente, inalterabile, omogeneo, capace di subire lavorazione a freddo fino al perfetto pulimento.   Devono inoltre essere assenti difetti come bolle o strie e il vetro deve essere privo di tensioni interne.
 Le sue proprietà ottiche sono definite dall’indice di rifrazione e dalla variazione dello stesso in funzione   della differente lunghezza d'onda dei raggi luminosi (dispersione). I componenti dei vetri minerali   costituiscono la miscela vetrificabile o “composizione” che viene introdotta nel forno per la fusione sotto   forma di materie prime di grande purezza, per ottenere una pasta di vetro di qualità perfetta.   COMPONENTI BASE: silice, allumina. I componenti di base, come il biossido di silicio (silice) e
 l’ossido di alluminio (allumina), vengono introdotti rispettivamente sotto forma di sabbia de-ferrizzata   (sabbia di Fontainbleu) e di feldspato.
 OSSIDI ALCALINI o ALCALINO-TERROSI: Na, K, Ca, Mg. Gli ossidi alcalini vengono aggiunti   generalmente sotto forma di carbonati o di nitrati di sodio e potassio. Gli ossidi di calcio (calce) e di   magnesio sono talvolta sostituiti dal calcare e dalla dolomite.

- Metallo:
la struttura cristallina compatta e in generale le proprietà fisiche dei soliti metallici (conducibilità elettrica e termica, lucentezza, malleabilità, duttilità) risultano interpretabili in base al legame chimico che li caratterizza: il legame metallico.
Come è ben noto, i metalli sono soggetti a corrosione se si trovano in ambienti aggressivi. Il processo di corrosione porta al deterioramento del materiale e quindi ad un suo scorretto funzionamento, se non addirittura alla rottura.

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